lunedì 28 gennaio 2013

Post n. 0 – Due parole su Randolph Kirkpatrick e la Nummulosfera

Il mio primo incontro con Randolph Kirkpatrick risale a molti anni fa. Rimasi affascinato dalla storia di questo oscuro naturalista britannico vissuto a cavallo tra XIX e XX secolo, raccontata magistralmente da uno Stephen J Gould in gran forma nel libro Il Pollice del Panda". Nel saggio dal titoloQuel vecchio pazzo di Randolph Kirkpatrick’, Gould ricostruì la vicenda che portò uno stimato e intelligente studioso a sostenere una teoria pazzesca (letteralmente) e a rovinare una brillante carriera scientifica per inseguire una spiegazione totalizzante della storia della vita.
Nel 1912 Randolph Kirkpatrick, che da anni si occupava della tassonomia delle spugne, si trovava nell’isola di Porto santo, arcipelago di Madeira, per raccogliere spugne della specie Merlia normani, in quanto voleva verificare in questo strano animale la presenza di spicole calcaree e silicee insieme. Le spugne diventeranno del tutto secondarie rispetto ad una scoperta sensazionale...
Ma lasciamo parlare direttamente il nostro Randolph, con un brevissimo frammento dall’edizione del 1917 della sua ‘Nummulosfera’ (430 pagine!):
At this stage I went on a dredging expedition to Porto Santo Island, and in spare time examined the volcanic rocks. To my amazement I found in them traces of Foraminiferal shells. At Madeira, also, the igneous rocks revealed similar structures. On returning to London, I examined in the Natural History Museum volcanic rocks from all parts of the world, and in every instance detected the shells. Lastly, I found similar objects in granite and other Plutonic rocks, in meteorites and in abyssal oozes. I published a small book entitled ' The Nummulosphere: An account of the organic origin of so- called Igneous Rocks and of Abyssal Red Clays,' with two plates of photographs of the supposed shells. The book was, I believe, regarded by some as a symptom of mental derangement on the part of the author. I have no cause for complaint, for my startling statements were not supported by sufficient evidence, and I had only a partial glimpse of a great truth.

Traduzione:
In quei giorni partecipai ad una spedizione di dragaggio sull’Isola di Porto Santo, e nel tempo libero esaminai le rocce vulcaniche. Con mio grande stupore, vi trovai tracce di conchiglie di foraminiferi. Anche a Madeira, le rocce ignee mostravano strutture simili. Una volta tornato a Londra, ho esaminato al Museo di Storia Naturale altre rocce vulcaniche provenienti da tutte le parti del mondo, ed ogni volta ho trovato questi gusci. Infine, ho trovato oggetti simili nel granito ed in altre rocce plutoniche, nelle meteoriti e nei fanghi abissali. Ho pubblicato un piccolo libro dal titolo 'La Nummulosfera: un resoconto dell'origine organica delle cosiddette rocce ignee e delle argille rosse abissali', con due tavole fotografiche delle presunte conchiglie. Il libro è stato, credo, considerato da alcuni come un sintomo di squilibrio mentale da parte dell'autore. Non ho motivo di lamentarmi, perché le mie dichiarazioni sorprendenti non erano supportate da sufficienti prove, e ho avuto solo un assaggio parziale di una grande verità.

Non importa sapere cosa sia un Nummulite (wikipedia può aiutare), basta sapere che, per il povero Kirkpatrick, esso era diventato LA spiegazione, il mattone della storia della vita, presente fin dal Precambriano e onnipresente in tutte le rocce. Una teoria del tutto, ma geo-paleontologica.
Credo che ci sia molto da imparare, per chiunque si interessa di scienza, dalla riflessione sul lavoro di Kirkpatrick.

Il primo insegnamento ha a che fare con l’osservazione. Si dice che un vero scienziato deve basarsi sull’osservazione. Randolph Kirkpatrick fondava la sua teoria della nummulosfera sulle osservazioni, riportava figure e disegni interpretativi che, a suo vedere, erano perfettamente coerenti e supportavano l’ipotesi che intendeva dimostrare. Possiamo opinare sulla qualità delle osservazioni, ma il metodo resta rigoroso. Possiamo pensare che il metodo non sia sufficiente?

Il secondo insegnamento ha a che fare con la potenza delle idee. Una visione interpretativa come quella di Kirkpatrick è potentissima, totalizzante, in grado di deformare la visione e di “guidare” l’osservazione verso la conferma dell’idea-guida stessa. Un potente filtro che si auto-sostenta. Dobbiamo stare molto attenti alle grandi idee: più sono grandi, più sono potenzialmente devastanti.

Il terzo insegnamento è quello di non fidarsi di nessuno, ma prima di tutto di se stessi. Noi siamo i nostri peggiori nemici, siamo in grado di farci molto male se abbiamo troppa fiducia nelle nostre capacità (anche se ne abbiamo troppo poca però...).
Alla prossima.